domenica 4 giugno 2017

Il Grande Fardello


Ho bisogno di un modem wi-fi, mi serve subito perché quello vecchio ha smesso improvvisamente di funzionare, quindi vado nel vicino negozio di una nota catena che vende elettrodomestici ed informatica e lo acquisto. Torno a casa, lo installo e mi connetto ad internet, apro anche facebook; nella colonna intermedia di destra mi appaiono pubblicità di modem.
Strano, non ho fatto nessuna ricerca in rete e l’apparecchio l’ho pagato in contanti. Che succede? Zuckerberg ha iniziato a spiare le mie mosse anche nel mondo reale? Sono preoccupato… 
Nella mia ingenuità tardo a realizzare che è stato sufficiente aver consegnato per un attimo la tessera punti alla cassiera della nota catena di elettronica per diventare un acquirente seriale di modem, qualche ottuso algoritmo ha deciso che se ne ho comprato uno è probabile che me ne servano altri.
Ma ormai è così che funziona: qualsiasi attività tracciabile per via informatica provoca un fardello di offerte e pubblicità che appesantisce la vita “social” di tutti noi.
Guardi un paio di scarpe da ginnastica su un sito internet e dopo cinque minuti nella finestra di facebook ti compaiono le pubblicità dell’Adidas e della Nike. Apri la posta elettronica e la trovi zeppa di offerte e occasioni di tutti i tipi. Acquisti un programma online e durante l’istallazione ti propongono di scaricare anche il nuovissimo browser che non ti farà più perdere nessuna notizia che riguarda i tuoi interessi, oltre all’antivirus che ti protegge mentre navighi, manco fosse la scialuppa di salvataggio del Titanic! Ormai non abbiamo più bisogno di ricordare quali sono i nostri bisogni, c’è qualcun altro che lo fa per noi; in fondo, se ho comprato un paio di occhiali da sole su amazon, perché non dovrei acquistarne altri setto o otto, dico bene? Se ho scaricato un ebook  la rete mi chiede continuamente: “Allora? Che ne pensi? Sei soddisfatto del tuo acquisto?” Ehi, un attimo! Dammi il tempo di leggerlo, cos’è tutta questa fretta? E io, che mi ero illuso di aver riguadagnato un po’ di tranquillità disdicendo l’abbonamento telefonico casalingo, che ho scritto “niente pubblicità, grazie” sulla mia cassetta delle lettere, che guardo poca tv e pochissima tv commerciale… Altro che Grande Fratello! Orwell non aveva previsto tutto questo, si era immaginato un controllo un po’ più brutale ed esplicito, non questa subdola e ammiccante offensiva di marketing.
Presto la psicopolizia ci dirà tutto quello che dobbiamo comprare, prima ancora di scoprire di averne necessità

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